martedì, aprile 17, 2007

Padre Raniero Cantalamessa: “La nostra civiltà, dominata dalla tecnica, ha bisogno di un cuore, perché l’uomo possa sopravvivere in essa”

Questo uno dei principali messaggi dell'omelia di padre Raniero Cantalamessa, predicatore della Casa Pontificia, durante la celebrazione della Passione del Signore, il 6 aprile scorso.

In una società sempre più dominata dalla tecnologia, che rischia di disumanizzarsi, è necessario “dare più spazio alle ‘ragioni del cuore’, se vogliamo evitare che, mentre si surriscalda fisicamente, il nostro pianeta ripiombi spiritualmente in un’era glaciale. La grande crisi di fede del mondo di oggi, che è veramente grande, è che non si ascoltano più le ragioni del cuore, ma solo quelle contorte della mente”.

“La delusione ateistica”. Un articolo di P. John Flynn su Zenit, evidenzia il fallimento degli attacchi strumentali alla religione

Sembra si sia inaugurato un nuovo filone letterario-culturale, di critiche razionaliste e scientiste alla religione, spesso strumentali, quasi sempre basate su motivazioni che non reggono da subito alle eventuali obiezioni e confutazioni.

Il libro di Richard Dawkins, “The God Delusion”, a cui ha recentemente risposto, confutandone le tesi, il volume “The Dawkins Delusion?” (ed. SPCK), di Alister McGrath, professore di Teologia storica ad Oxford, è uno degli ultimi esempi. McGrath (che fino agli anni sessanta era anch'egli ateo), si dichiara deluso dalle capacità di argomentazione di Dawkins e capitolo per capitolo ne smonta le tesi, che paragona all' “l’equivalente ateista di una predica che minaccia le fiamme dell’inferno, in cui la retorica aggressiva e l’attenta manipolazione dei fatti si sostituisce al ragionamento basato sui fatti”.

Sull'argomento, un interessante articolo di P. John Flynn, pubblicato su Zenit, dall'eloquente titolo “La delusione ateistica”.

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Zenit